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al testo di Censa Cucco
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Con la coscienza poetica si risveglia la memoria della propria vita, di tutte le esperienze vissute e si ha la percezione d'essere coscienti di se, degli altri, vivi e presenti in ognuno, in ogni cosa e in divenire. Si realizza l'unione del pensiero con l'immaginazione e si ha la percezione del vivente.
Calore per sciogliere la nebbia che come colla attacca alle mie dita le ragnatele che vorrei strappare. Mutare angoscia in pensieri muto dolore in parole vive, ma quanto crudele l'indifferenza ignorando uccide mentre fatue felicità vestite a festa sommergono e non c'è isola che raccolga una piccola stella sperduta nell'infinito dolore del Sole. E se non mutano lacrime del Cielo quel che vano rende ogni dolore e impossibile ogni amore perchè mai vagare in questa desolata spiaggia affollato deserto di scintillanti conchiglie vuote a piangere ancora lacrime antiche? Quando verrà Natale? |
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